Trazione integrale

Venne il fatidico giorno, quello che noi speriamo non arrivi mai o almeno, il più tardi possibile, la presentazione con la sedia a rotelle!!!!

Mammamia che brutta esperienza!

Successe per caso, da un mese, visto che le mie ferrari (le stampelle) le trovavo pesantissime e non riuscivo a prenderle, ma come una bambina capricciosa non volevo andare dalla fisiatra, camminavo attaccata ai muri. Ma un giorno, come nei migliori racconti di Stephen King, la fisiatra mi si materializzò davanti, mi trascinò nel suo ambulatorio, mi visitò e me la prescrisse. Non fu per niente un bel momento. Sapevo di averne bisogno ma non potevo assolutamente abituarmi a questa situazione, cioè, le ferrari vabbè, sono anche fashion, ma la sedia, mammamia un incubo. ( Con gli anni ho imparato che alla fine è uno dei mali minori! ).

Mi facevo già un sacco di film nella mia mente: < Come farò nelle discese? se sbaglio arrivo all’ incrocio a faccia a terra..mmmmhh però, magari è la volta che mi rifanno il naso, magari alla francese, però non male>; < Farò le gare con mio fratello che non cammina, corre, sarà la volta buona che ai semafori sarò io ad aspettarlo! >; < Non potrò più pulire i lampadari, ehhh non ci arrivo, ora avrò la scusa..> Beh dai, forse non è poi così male.. mi sa che qualcosa la guadagno anche io questa volta>.

Tutti questi discorsi mi giravano per la testa mentre andavo sempre dal mio rivenditore di fiducia a prenderla.

Arrivo, entro:

<Ciao So, c’ è Sandro?>

<Ciao Stè lo chiamo subito>

<Grazie cara>

Arriva Sandro.

<Ciao Sa, ho bisogno di un nuovo compagno di viaggio>

<Ciao Stè che hai fatto? Mi sembrano a posto le stampelle >

< Nooo Sa, loro sono a posto, io un po’ meno, non mi bastano, devo stare comoda come su un trono, mi serve la sedia>

< Va bene devo prenderti le misure>

<Sa, non devi confezionarmi un abito >

<Stè, devo prendertele per vedere la misura della sedia>

La misura?Arabo per me.

<Va bene, prendiamo queste misure allora>

Mi fa accomodare e torna con questa sedia bruttaaa, ma brutta che più brutta non si può. Acciaio, cuscini neri noooo penso, questa cosa io non posso usarla.

<Sa, cos’è questa cosa? Vorrei i raggi delle ruote colorati, i cuscini colorati, io su questa cosa non posso sedermi>

<Stè le fanno solo così, per i raggi puoi andare qua e i cuscini potresti farli rivestire, ma se ti serve subito inizia a prenderla così e poi decidi come migliorarla>

Sandro e Sonia sono degli angeli io li faccio impazzire, tre clienti come me al giorno e chiudono per esaurimento nervoso.

Comunque, questa soluzione già mi piaceva di più, la ritiro e Stefano la mette in macchina.

Partiamo e io già mi sto facendo tutti i conti di dove posso andare per farmela adattare  e Stefano mi blocca l’ entusiasmo sul nascere.

< Ma scusa Stè, perché non pensi a riprenderti presto e a non doverla usare per troppo tempo?>

A questo neanche ci avevo pensato.

< Effettivamente Stè sai che hai ragione, eh però se fra una settimana ci sono ancora sopra la sistemiamo va bene?>

<Va bene, diamole tempo>

<Si infatti anche lei deve abituarsi a me>

Arriviamo a casa, un trauma pazzesco scendere dal sedile della macchina per sedermi lì sopra, non ne volevo sentire!!!

Alla fine mi convinco, ma solo perché dovevo andare in bagno e in qualche modo dovevo arrivarci.

Saliamo a casa vado in bagno, Stefano si siede in soggiorno e accende la Tv, io esco dal bagno e lo raggiungo.

<Steeee, cosa ci fai a terra, dov’ è la sedia???

<La sedia???, perché devo usarla? Non posso camminare carponi?>

<Dai Steee> lui esclama disperato

<Nooo Stè dai non la voglio, vedrai che prima o poi mi alzo>

<Si Ste d’accordo, ma nel frattempo?

<Nel frattempo torno bambina e mi muovo carponi>

Capisce che sarà una dura e lunga battaglia ma in cuor suo sa che vincerò io.

La usai per una settimana solo per uscire ma in realtà uscii poco. Muro destro, muro sinistro, mattonelle, muretto, sedie e a poco a poco mi alzai, non perfetta per fare una sfilata di moda, ma col tempo migliorai anche la postura. Tornai alle mie amate ferrari, loro si che sono ottime compagne di viaggio.

 

La sedia? Non so, la feci portare in cantina non si è più vista e sentita, deve aver trovato un posto consono a lei lontano da me. E già va bene così.

 

 

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Commenti: 3
  • #1

    Daniela (martedì, 15 settembre 2020 23:29)

    Ste... Ma alla fine scriverai un libro? Mi che fai i soldi... Non sto scherzando... Sei troppo forte ❤️

  • #2

    Gianfranco (mercoledì, 16 settembre 2020 10:47)

    una lezione che molti dovrebbero imparare. Coraggio, positività e forza di volontà. Più ti conosco più ti stimo

  • #3

    Barbara (venerdì, 18 settembre 2020 15:05)

    Leggo e seguo con tanta ammirazione ��. Un esempio per tanti come me che si abbattono per molto meno �