<Ste, vorrei farmi un regalo!>
<Che cosa?>
<La bicicletta, di quelle belle da passeggio>
Stefano sgrana gli occhi.
<Io non capisco se ci sei o ci fai>
<Ci sono e ci faccio perché?>
<Mah, non riesci a fare due passi a piedi se non sei accompagnata e vuoi salire su un attrezzo a due ruote, vorrei capire come pensi di non cadere> mi fa notare perentorio!
<Mah! guarda, io non penso di non cadere, se cadrò mi rialzerò come ho sempre fatto, mi sbuccerò le ginocchia? e vabbè guariranno, ma alla bicicletta non rinuncio. Se vuoi accompagnarmi a prenderla ne sarò lieta altrimenti andrò sola e torneremo in due> Ero proprio infastidita.
<E cosa ti dico? Andiamo a comprare questa bici!>
Stefano mi accontenta quasi sempre nelle mie alzate di testa, anche perché sa, che sarebbe inutile cercare di farmi desistere.
Arriviamo nel negozio.
<Ciao,vorrei una bicicletta per me, una da passeggio, bellina, colorata>
<Ciao Stè, coloratissima ho questa, guarda ha anche il cestino..>
<Che bella, guarda Ste, potrò andare a fare la spesa in bicicletta e metterla qui dentro.. posso provarla?>
<Certo>
Vedevo Stefano con un grosso punto interrogativo, sicuramente stava pensando alla spesa caduta dal cestino e sparsa per la via e io a terra dolorante.
Salgo o meglio, faccio per salire e mi sbilancio all’ istante.
<Nooo, questo cestino mi sbilancia, niente spesa Ste> sorrido.
Vedo Stefano disarmato che quasi rideva sotto i baffi e il ragazzo che non sapeva come dirmi che forse, non era adatta a me.
<Stè ti sei dimenticata come si va in bicicletta?> rideva
<Non potrei mai, prova a togliere il cestino>
Lo vedo disarmato di fronte alla mia caparbietà, comunque, da bravo venditore, smonta il cestino.
<Ecco Stè, è tutta tua>
Wau che bella mi risiedo mah, fa giusto in tempo a non farci cadere.
<Steeeee che dici se cambiamo regalo?> Stefano mi richiama.
Io, infastidita da questa situazione ma con nessuna intenzione di mollare esclamo:
<Sai che hai ragione?????>
Stefano mi guarda incredulo, gli sto dando ragione ma <com’ è possibile?> si starà chiedendo, mi conosce bene, gli sembra troppo strano e infatti, mi rivolgo al ragazzo e gli dico:
<Senti, potresti farmi vedere delle cyclette?>
Lui mi guarda senza saper se ridere, sorridere, provare compassione, non so,non son riuscita a interpretarlo.
Comunque alla fine sorride, noi sorridiamo con lui e io esclamo:
<Perché c’è sempre un piano B sta a noi trovarlo sempre e comunque>
Scelgo la mia cyclette, lui la carica nel suo furgoncino e me la recapita a casa.
Che meraviglia pedalare in sicurezza e immaginare di attraversare prati fioriti, stare in mezzo agli animali, attraversare strade di campagna e tutto dal salotto di casa tua. Wau.
Scrivi commento
Liliana (martedì, 22 settembre 2020 21:12)
Mi piace ridere
Benedetta (martedì, 22 settembre 2020 21:54)
����
Mary (giovedì, 24 settembre 2020 15:02)
Cosa dire...
Come mi fai ridere tu! �