E la nuvoletta di fantozzi muta!

Un giorno qualsiasi di una settimana di puro svago arriviamo in aeroporto.

<Ste tienimi la borsa che vado in bagno>

<Prenditi almeno il telefono non si sa mai>

<Si mi esce il topo dal water ma daiii>

Le ultime parole famose!!

Entro, non c’è nessuno. Mi appresto a fare le mie cose, faccio per alzarmi e non ci riesco! Cerco di chiamare ma anche la mia voce si è spenta!

E ora?? Penso

Nel frattempo sento dall'altoparlante che chiamano il mio volo.

Inizio ad entrare nel panico, io qua seduta senza riuscire a chiamare per chiedere aiuto..no vabbè la nuvoletta di fantozzi sia con me. Inizio a ridere ma non mi esce fiato.

Ok Ste tranquilla respira. Premere il tasto per chiamare l’assistenza è l’unica cosa che mi resta da fare.

Premo e sento un forte rumore rimbombare nella hall.

Arriva qualcuno ma io non parlo, non mi esce suono, non so come farmi sentire.

Intanto cerco di buttarmi a terra perché insomma..va bene che sono chiusa dentro ma farmi trovare in deshabillé proprio non mi sembra il caso. Purtroppo però il bagno femminile è quello dei disabili percui i sanitari sono alti e la mia impresa mi risulta impossibile.

Le voci delle persone da fuori sono alte

<C’è qualcuno?>

<Chi ha suonato?>

E cosa lancio ora? Qua non c’è neanche un rotolo di carta!!

Non mi rimane che fare una cosa

Mi tolgo la scarpa e la sbatto contro la porta.

<Signora è qui? Apra la porta>

Bingooooo penso. Apra la porta?Ma davvero? Non posso altrimenti non vi avrei mica chiamato eh

L’altoparlante continua a chiamare il mio volo, io sono chiusa in un bagno e mio marito chissà che soluzione starà cercando.

<Signora entriamo stia tranquilla>

Ok grazie, dico fra me e me visto che la mia parola è in vacanza.

Alla fine la porta si apre e mi trovano seduta con i pantaloni scendi scendi che non riesco a muovere non passo ma neanche dito. Mi guardano stupefatte.

<Signora che succede>

Poverineee me ne hanno fatto dolu..(pena) io lì che non riuscivo a parlare gli faccio capire di darmi carta e penna che gli scrivo.

“Buongiorno sono un personaggio famoso, devo prendere l’aereo che hanno già chiamato non riesco a parlare e neppure a muovermi, potete per favore aiutarmi ad alzarmi, a vestirmi e ad arrivare all’ aereo prima che parta?”

Loro sono stranite, ma mi danno una mano, una si allontana e torna subito con una sedia. Mi rivestono e mi accompagnano fuori dal bagno.

Trovo mio marito scioccato

<Stè è mai possibile che devi sempre farti riconoscere? Non ti porto più da nessuna parte!>

Sorridiamo e gli faccio cenno di passarmi il telefono e gli scrivo

Lo sai che i vipsss sono strani e io, essendolo, lo sono

Iniziamo tutti  a ridere e il tempo passa.

Dall’altoparlante si sente

<I Sign.. sono attesi all’imbarco del volo..>

L’assistente si ricompone

<Signori dobbiamo proprio andare siamo in ritardo>

Siamo? Cerco di far leggere il labiale

<Certo, siamo, noi veniamo con voi. Vi accompagniamo sino all’ aereo. E poi vorremo anche una foto ricordo

Beh, gli scrivo, una foto avremo dovuta farla dentro il bagno, comunque va bene. Di solito non rilascio autografi ma per voi farò un eccezione.

Ahahahhaha ridiamo

<Ma veramente lei è famosa?>

Riprendo il telefono in mano e scrivo

<Certo signorina, tutti lo siamo, non famosi, importanti e dovremo esser trattati tutti alla stregua dei vipss perché tutti lo siamo anche nel nostro piccolo. Vede, io vi ho fatto correre nonostante sia un comune mortale e questo non le sembra un atteggiamento da vipss?>

<Lei è veramente unica signora complimenti>

Tutti siamo unici, e menomale. Io non mi arrendo mai e nessuno dovrebbe farlo!! Grazie di tutto facciamo la foto?

< Siii ci stavamo dimenticando>

 

E finalmente riusciamo a partire.