Il piede vince su tutto

Giornata strana da prima mattina, le gambe non rispondono tantissimo ai miei comandi, la testa un po’ confusa ma a lavoro devo andare, non posso dargliela vinta. Magari è solo questione di tempo e mi riprendo.

Fra un arrancare e un altro arrivo.

<Ciao ragazze>

<Ciao Stè com’è oggi?>

<Bene>

Rispondo sempre bene anche se non le frego. Non mi piango mai addosso e poi dire va bene mi da la marcia perché si avveri.

A metà mattina

< Ragazze mi sposto un attimo>

<Ok Ste, a dopo>

Prendo l’ascensore,scendo al piano di sotto, dopo un po’ riprendo l’ascensore e risalgo. Percorro l’andito e arrivata al mio ufficio, mi ritrovo a terra col telefono volato dietro di me. E sorridendo penso <missà stasera avrò un nuovo regalo >

Cerco un appiglio per rialzarmi ma ci sono solo pareti attorno a me, niente a cui potermi aggrappare.

Non voglio allarmare nessuno

< Puoi venire un attimo?>chiamo una mia collega

<Arrivo>

Attendo ma mi sembra un’eternità. Finalmente si apre la porta.

<Ste, che ci fai a terra?>

<Niente, controllavo le fughe delle mattonelle, guarda alcune sono più scure>

Risata

<Dai vieni che ti do una mano>

Ma niente non ci riesce

<Ragazze venite>

Arrivano le altre

<Steeee, dai che ti alziamo>

Una ad ogni braccio e una dietro. E penso <La regina viene alzata e accompagnata sul trono, però mica male eh> ma all'istante mi smontano

<Eppure sembri magra eh…>

Insomma mi alzano. Ma il mio piede non prende ordini. Non c’è verso di farlo girare in linea con la gamba.

Inutile, non c’è proprio niente da fare.

<Avvicina la sedia e la spingiamo alla scrivania> esclama una

Una prende la sedia

<Prendi quella con le rotelle che poi ci viene meglio>

Mi siedono sul trono e diventiamo bambine. Una mi spinge a destra, una mi spinge a sinistra, una al centro. E fra una risata e l’altra ci sentivamo all'asilo.

Passata la preoccupazione per l’accaduto, torniamo a lavoro.

Ma tutto è passato fuorché il mio piede storto, ma, ovviamente, io mi ero totalmente dimenticata di lui. Vado a rialzarmi e mi ritrovo a terra.

<Ragazzeeee veniteee>

Corrono

<Eh no ehhh, ci hai preso gusto?>

Risata generale, pausa caffè e riprendiamo. Il mio piede ha deciso di stare così, io cerco di stare seduta il più possibile e alla fine, come sempre, vinco io, si rimette in sesto e posso andare felicemente a casa.

 

Siamo una squadra fortissimi.

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Commenti: 2
  • #1

    Gabriela (venerdì, 22 gennaio 2021 17:40)

    Ciao Stefania, la tua ironia e solarità nonostante la malattia è disarmante, però ti dico, serve a te serve a chi la malattia non la vive come te e serve a noi che grazie a Dio stiamo bene. Io lavoro da una donna che ha la sclerosi multipla come te e il tuo racconto mi ha fatto ricordare lei. Ti abbraccio

  • #2

    Gianfranco (domenica, 24 gennaio 2021 12:41)

    Ciao Stefy sei sempre più grande, sai, parafrasando :il piede non rege e il governo cade. Ma tu non fai come Conte reagisci con tutto il, tuo impegno coinvolgi le persone e rimetti aposto il governo. Sei sempre più coinvolgente satura di altruismo e amor proprio. Non ci sono aggettivi, sei sempre Stefania. Un forte Abbraccio!!!