Eh niente..vinco io!

E poi come per tutti, ci sono i giorni no.

Ieri non è stata una bellissima giornata, molta stanchezza e lei (la mia malefica amica), che mi ronzava intorno ballando e festeggiando la vittoria.

Si vabbè,ma non è che puoi vincere eh?

<Ciao cara, hai posto per un massaggio?>

<Certo Ste, cosa vuoi fare?>

<Sento le gambe molli, molli, mi fa male la schiena, un rottame insomma.>

<Tranquilla, vieni verso le 16>

<Grazie, a dopo>

Chiudo il telefono e sorridendo mi rivolgo alla mia amica

“vediamo se la smetti di ridere”

Piano, piano m’incammino. La strada mi sembra non finire mai, c’è molto vento e temo mi porti da tutt’altra parte ma spero mi spinga più velocemente verso il centro massaggi.

Finalmente riesco ad arrivare, consapevole del mio stato me l’ho presa con molta calma. Pur essendo vicinissimo a casa mia, esco con largo anticipo.

<Ste siediti qui un attimo, ma sei venuta sola?>

<Si, o meglio, la mia amica malefica mi ha accompagnata ma non fa testo>

<Ste ma non devi fare così, sarei venuta a prenderti, hai idea di quanto hai rischiato?>

<Non iniziare eh, lo sai che sono fatta così! Io ho una sfida da combattere e devo farlo a testa alta e sinché riesco, devo farlo da sola. E come vedi, sono qua>

<Inutile discutere con te, dai andiamo>

Solo una gru poteva aiutarmi a salire sul lettino, ma loro sono in tante e così, una a un braccio, una all’altro, una le gambe, insomma riesco a sdraiarmi e finalmente relax.

Sono talmente stanca che mi addormento e non mi accorgo di nulla.

Ad un tratto, mi sento toccare, mi sveglio e  trovo tutto lo staff attorno che mi guarda.

<Aiuto ragazze che c’è?>

<Abbiamo finito Ste>

<Come finito?>

<Eh si Ste, hai dormito tanto ma noi abbiamo lavorato su di te>

Oh mio dio, le immaginavo a girarmi e rigirarmi e vabbè capita.

<Ti aiutiamo a vestirti e ci dici come ti senti>

Mi aiutano ad alzarmi, in effetti sto molto meglio, fra il riposo e il massaggio mi sento proprio rigenerata>

E quando ti senti bene cosa c’è di meglio di fare una piccola passeggiata? Ma no dai, esageriamo, facciamo pure il giro della città che tanto sto bene e chissà domani come starò.

Eh si, io sono così, quando sto bene non mi regolo, faccio l’ impossibile e me ne frego del domani, non doso le forze, mi godo il momento e chi se ne frega del dopo, lo affonderò come sarà.

Inizio a camminare, camminare e camminare e a ogni passo vado sempre più lenta, trascino sempre più la gamba. Cerco una panchina per riposare ma non ne vedo neanche in lontananza. Mammamia inizio a pensare di non aver avuto una brillante idea. Mi attacco alle ringhiere, ai muri cercando di arrivare non so bene dove, ma consapevole di dover riposare un po’ per rigenerarmi.

Ma è proprio quando perdi la speranza che

<Ciao Ste, dove stai andando?>

Non ci credo, un angelo è arrivato a salvarmi, mi lascio andare al pavimento, lui mi sorregge.

<Ste, ti tengo io tranquilla, vieni saliamo in macchina che ti accompagno. Ma si può sapere dove stavi andando?>

<A passeggiare>

<Non mi sembra la tua giornata perfetta, che dici?>

<Si lo so, ma mi sembrava di star meglio e volevo approfittarne>

<Cocciuta? Nooo bah fesserie. E se non fossi passato io come avresti fatto?>

<Sarebbe passato qualcun’ altro>

<Non c’è rimedio eh. Dai ti porto in ufficio.>

<Oj in ufficio c’è Stefano, si adirerà troppo>

<E avrà ragione Ste>

A questo punto sto zitta perché ha ragione ma cosa dovrei fare? Farla ridere e basta? Mai dovrà succedere ciò!

Arriviamo in ufficio

<Ste che ci fai qua? Esordisce Stefano come mi vede

<Mi ha trovata in giro e mi accompagnata qua>

<Immagino ti sembrasse brutto rientrare a casa dopo il massaggio vero?>

<E dai Ste, stavo bene e sono andata a camminare, sono passata da Elias e…> non mi fa finire la frase

<Da Elias???ma è dall’altra parte del mondo, non impari eh>

Lo stronco sul nascere

<Non iniziare eh, stavo bene e sono andata a passeggiare punto. Ora sono a pezzi e domani starò peggio? Fa nulla, riposerò e starò meglio. Oggi è così domani andrà meglio e se no riposerò sinchè non andrà meglio. Non ho voglia di storie. Io la vedo ballare attorno a me, non tu. Non può vincere, deve spiaccicarsi a terra.

A questo punto, Stefano decide di cambiare strategia, capisce che è una battaglia persa. Sa che niente potrà farmi cambiare idea.

<Dai, dai rientriamo>

<Si meglio> sono pure adirata, io, eh si, perché alla fine mi prendo sempre la ragione perché dal mio punto di vista ce l’ho!

<Che dici se prendiamo le pizze?> Stefano sa sempre come farmi tornare il buon umore anche e soprattutto quando l’aria si taglia a fette.

<Sii, prendiamo quelle al taglio?>

<Come la vuoi? O vuoi scendere tu a prenderle?>

<No dai vai tu, per me ai funghi>

<Ahh ti sei finalmente accorta di essere arrivata al capolinea?>

<Eh diciamo che sto pensando a come arriverò a casa e voglio tenere le forze>

<Ma quali forze? Le tue pile sono completamente a terra ma tranquilla, ci sono io>

Ridiamo e scende a prendere la cena. Sono la persona più fortunata del mondo, mi hai tolto tanto ma mi hai anche dato tanto, a proposito, non ti sento più, dove sei? Ah eccoti, sei per terra, rossa dalla rabbia?. Eh cara amica mia, non mi avrai mai, te lo dissi e te lo dirò finchè avrò forza.. ciao, ciao, cara, cercati altri lidi.

 

 

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Commenti: 4
  • #1

    Antonio (sabato, 30 gennaio 2021 12:39)

    ❤️

  • #2

    Mattia (sabato, 30 gennaio 2021 16:39)

    Grande Ste , nonostante le tante difficoltà, dobbiamo Vincere noi �

  • #3

    Vanessa (domenica, 31 gennaio 2021)

    NO COMMENT ❤️❤️❤️❤️ oggi come va?

  • #4

    Gianfranco (lunedì, 01 febbraio 2021 07:08)

    Brava Stefy, La miglior difesa e 'l'attacco e tu da grande Eroina adotti questa strategia di guerra sei imbattibile! Coraggio, sapi che con te ci sono tanti guerrieri che a testa alta affrontano il nemico. Io ti sono vicino e sono convinto della tua Vittoria! Un forte abbraccio.!!!