Le barriere architettoniche

In una bella giornata di sole, decido di andare a fare una bella passeggiata per le vie dello shopping della mia città. Purtroppo, devo constatare che non è semplice. La maggior parte dei negozi ha i gradini e sono praticamente invalicabili.

Questa cosa mi fa ribollire il sangue. Credo di poter scegliere di entrare o meno in un negozio, per svariati motivi non di certo perché ci sono le barriere architettoniche. E’ una cosa che mi manda in bestia.

<Buongiorno, vorrei provare il capo in vetrina> mi affaccio alla porta

<Buongiorno, certo signora venga pure>

<Venga? Si rende conto che con questo gradino è impossibile?Ha la pedana?

<Eh no signora, la pedana costa>

<Ahhh ecco. Pazienza vuol dire che non acquisterò>

<Aspetti signora, potrei portarglielo fuori>

<Ma secondo lei, mi denudo in strada per farle un favore?>

<Esagerata, dovrebbe solo togliere un capo e sostituirlo con questo>

<Ma secondo lei, è normale che lei non spende per rendere agevole il suo negozio e io devo rendermi ridicola in strada per farle un favore?>

<Signora non esageri>

<Si ha ragione, andrò in un altro negozio. Arrivederci>

<Signora aspetti, non vada via, l’aiuto io>

<Ma anche no, non sarà sicuramente lei ad’ umiliarmi ulteriormente. Quando nessuno entrerà più qui, magari penserà di mettersi a norma>

<Signora mi dispiace>

<No che non le dispiace!>

Vado via irritata al massimo

Il mio discorso è che dovrei essere io a scegliere dove andare, ma mi accorgo sia un’utopia.

Continuo la mia camminata abbastanza nervosa e decido di rincasare.

Cammino, mi giro e in una vetrina noto lo stesso capo. Mi avvicino. Non ci posso credere, questo negozio non ha gradini. Entro, lo provo e piena di gioia lo acquisto.

Ma devo fare un’ ultima cosa prima di rincasare e così.

Ritorno nel primo negozio.

<Buongiorno>

<Buongiorno signora è tornata? Ci ha ripensato?>

Esclama la signora con un sorrisino fastidiosissimo.

<Assolutamente no, son venuta a dirle che ho appena comprato lo stesso suo capo. Guardi?> e con immensa soddisfazione glielo mostro.

Lei è basita

<Eh si signora. Una sua collega ha un negozio privo di barriere architettoniche. Sa, ha deciso di investire.>

<S..> non la faccio parlare

<Non dica niente. Ha già parlato coi fatti. L’abbattimento delle barriere architettoniche non è una spesa ma un investimento per lei e un diritto per noi. Ma so questo concetto sia utopico, di difficile comprensione.>

<Se lo stato ci desse..>

<Lasci perdere signora, volevo solo dimostrarle che chi vuole fa, che si può e che ci son cose che vanno oltre il borsellino. Ora la saluto>

Gongolando m’ incammino, sono nuovamente di buonumore.

Un po’ di tempo dopo mi ritrovo a passare davanti al negozio della signora e noto uno scivolo all’ingresso. Sorrido e passo dritta ma lei mi nota e mi chiama.

<Signora, vede? ho fatto fare il gradino ora può entrare>

<Eh meglio tardi che mai, ma continuerò ad andare dalla sua collega>

Mi guarda stranita

<Vede signora, ci son cose che non dovrebbero esser fatte notare. Le auguro una buona giornata e una buona vita.>

Mi allontano palesemente felice. Ho vinto per me e per gli altri. Ora si che posso rincasare.

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Commenti: 4
  • #1

    Gianfranco (venerdì, 05 febbraio 2021 18:51)

    Come puoi, ogni giorno constatare, la verità fa male, ma chi la pratica puo' gioire del suo grande potere. Sei sempre grande Stefy, e puoi essere fiera e felice per quello che fai. Il tempo è la vita ti daranno ragione. Un forte abbraccio e ta
    nti Auguri.

  • #2

    Jeanne (sabato, 06 febbraio 2021 11:32)

    Ciao Stefania, ti sono molto vicina e condivido la tua battaglia di amore per la vita e di riscatto per i più deboli nella società. Bravissima. Sei una guerriera. Ti abbraccio.

  • #3

    Cristian Bukowski (sabato, 06 febbraio 2021 12:22)

    Purtroppo hai perfettamente ragione, anche se da un lato posso capire i commercianti che devono investire parecchio denaro per adeguare i vecchi locali.. La cosa che mi lascia più perplesso invece è che spesso nemmeno si riesce ad arrivare nei negozi, a causa delle condizioni pietose delle strade e dei marciapiedi. Questo si che in un Paese civilizzato non dovrebbe essere ammesso e accettato! Brava Stefania, però ora perdona la commerciante che alla fine si è adeguata.. in fondo ne ha tratto insegnamento! Un abbraccio �

  • #4

    Mattia (sabato, 06 febbraio 2021 16:50)

    Semplicemente, Grazie davvero Stefania.