E visita fisiatrica sia!
Arrivo in reparto alle 8.00 come da programma. L’infermiere mi fa il triage, mi siedo e aspetto. La sala d’attesa inizia a riempirsi e i minuti iniziano a scorrere.
Una signora in camice si affaccia alla porta e chiama il mio numero.
Finalmente è arrivato il mio turno.
Mi alzo, disinfetto le mani e con mio marito a un braccio e la Ferrari (la stampella) all’ altro m’incammino verso l’ambulatorio.
Breve chiacchierata iniziale e poi visita.
Finita la visita, mi trovo faccia a faccia con la Dott.ssa che china scrive il responso senza giustamente proferire parola. Sinchè…
<Bene signora, ho scritto tutto. Deve far leggere il tutto alla sua neurologa>
<Va bene Dottorè ma che mi dice?>
<E che le dico, la chiameremo al più presto per iniziare la fisioterapia>
<Ascolti Dottorè, pensavo di prendere il bastone, ne ho visto alcuni molto belli, colorati. Pensa mi aiutino più della stampella?>
<Il bastone? In realtà io pensavo ad una sedia>
<La sedia?>
<Eh si,almeno per i lunghi tragitti credo ne abbia bisogno>
<Ma scherza? Nooo, si sbaglia dottorè, io esco, cammino, mi fermo, mi siedo, mi riposo e poi riprendo a camminare>
<Si va bene, ma la sedia l’aiuterebbe>
<Oj Dottorè, ma lasci perdere. Io la sedia ce l’ho a casa, in cucina, ma no, quella che intende lei, non la userò>
<Signora ci pensi>
<Ma anche no, guardi, se mi dice che al bastone è meglio la stampella, userò questa ma la sedia, solo in cucina>
<Guardi che lo dico per lei eh>
<Immagino, ma io mi auguro di lasciare al più presto anche la stampella, s’immagini se mi siedo. E chi si alza più?>
<Ma lei lo sa che la sua malattia va avanti?>
<Certo che lo so, ma io son più veloce di lei,ma le pare che mi siedo e così davvero vince lei. Lasci perdere Dottorè che io ho ancora un sacco di cose da fare. E poi, io rido e si siede lei. Tranquilla Dottorè, lei lotta con me non io con lei!>
<Ma lei è proprio tenace eh>
< E certo Dottorè, le sembra che io vulcanica come sono posso stare seduta? E poi Dottorè, non è che può ridere senza fermarsi da ora eh?>
<Ma chi? Non la seguo>
<Lei Dottorè, la mia amica malefica>
<Ahahah, le ha dato proprio un bel nome eh>
<Eh si, carota e bastone, come quando da piccoli ci davano i premi e le punizioni>
E con una belle risata lascio lo studio e andando via mi giro verso di lei e le dico “ e piantala di ridere! Non mi avrai maiiiii, rassegnatiiii”
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Manu (venerdì, 12 marzo 2021 14:14)
Sei davvero una persona speciale cara Stefania ❤️�
Emanuela Manca (domenica, 14 marzo 2021 07:31)
Sei una forza della natura ,unica e rara ❤️
Jonn (lunedì, 15 marzo 2021 07:46)
Carissima Stefy in guerra come nella vita i supporti tecnici della scienza hanno la loro importanza ma Tu da grande Eroina ci metti volontà, audacia, altruismo che sono indispensabili per la grande battaglia umana e sociale che stai vivendo. La Vittoria sarà l'alloro dei popoli a difesa della vita e della società. Ancora grazie per quello che fai. Un forte abbraccio.