I pattini..

<Steee, hai visto che bel sole? Che ne dici se saliamo al monte? Prendo i pattini>

<Siiii mi piace>

Col sole in faccia iniziamo a salire, destinazione: pista di pattinaggio.

<Che meraviglia, tu pattina pure io faccio un giretto>

<Si ma non allontanarti troppo eh>

<Va bene mamma> Rido rispondendo alla mia amica.

Inizio a passeggiare e ovviamente mi perdo fra il verde incontaminato del monte.

Dopo un po’ la sento chiamarmi.

<Steeee, Steeee dove sei?>

<Arrivo> le urlo.

Torno indietro e la vedo pattinare, che meraviglia, quanto tempo è passato dall’ultima volta che ho indossato dei pattini. I suoi sono bellissimi, a stivaletti, io ero ferma a quelli con i lacci davanti ahahha.

<Me li fai provare?> le chiedo.

<Sei seria Ste?> mi risponde incredula.

<Si, dai, che belli. Mi piaceva tanto andarci>

<E va bene, però io ti starò accanto>

Come una bimba col suo gioco preferito, tutta contenta li indosso. Prima uno, poi l’altro e viene la parte più difficile.. alzarmi.

<Dammi le mani che mi metto in piedi> le dico.

Mi porge le mani, mi alzo ma ovviamente, non riesco ad alzarmi, a stare in piedi. Le rotelle,vanno dove vogliono, io non riesco a stare dritta e governarli.

<Steee, attenta>

Come una pera cotta, cado e mi porto dietro lei.

Scoppiamo in un’ incontenibile risata.

<Si vabbè ma non è che possono vincere loro eh?> esclamo

<Ste, guarda che ci facciamo male>

<Tranquilla, è tutto sotto controllo, dai riproviamo>

Lei si rialza e prova a rialzarmi e ci riusciamoooo, non ci credo, sono in piedi, in piedi sui pattini!!!

Ma talmente presa da questa cosa, non mi rendo conto che le mie gambe si stanno aprendo per fare una spaccata, non le controllo e in men che non si dica, sono di nuovo a terra.

Ma son troppo cocciuta.

<Avviciniamoci alla staccionata, mi tengo a lei e cammino piano piano.>

<Tu sei unica> esclama lei

Arriviamo alla staccionata, mi appoggio e provo, macchè, le gambe si aprono e cado come una pera cotta. Riprovo, e  ci riprovo, ma niente.

<Ste, non vorrei dire eh, ma che ne dici se passeggiamo senza pattini?>

<Uffy però, non possono vincere loro>

<No Stè, in realtà hanno vinto i pantaloni?>

<Cioè?>

<Ehhh, come sei caduta, li hai strappati>

<Nooo, davvero? Dove?>

Mi tocco e mi accorgo che la mia mano tocca la pelle

<Ma questo è uno squarcio, non è un buco>

<Eh si Ste, credo siano da buttare>

<E vabbè, non avrò pattinato ma almeno ho una scusa per comprare dei nuovi pantaloni>

Risata generale, tolgo i pattini, indosso le mie scarpette da tennis e mi alzo, ma le gambe iniziano a tremare all’inverosimile. Non riesco a stare in piedi.

<Missà che mi siedo e prendo un po’ di sole qua>

<Non vuoi camminare?>

<Non riesco a reggermi, devo ricaricarmi per arrivare alla macchina>

<Oj Ste, anche tu però, ma quando imparerai a non fare ciò che non puoi?>

<Mai, non c’è niente che non possa fare. Oggi non posso ma domani ci riuscirò>

<Tu sei, sei..>

<Sono cocciuta, vedrai, ci riuscirò, un giorno>

 

Pian piano, ci avviamo alla macchina e rientriamo verso casa. Non sono felice per niente ma comprerò dei pattini e magari con un po’ di esercizio, riuscirò ad usarli o al peggio, ne uscirò fratturata. Ma non mi arrenderò!