E cosa fai, te ne privi?

<Ste, c'è il concerto,andiamo? dico a Stefano dopo aver saputo dell'evento

<Per me va bene, senti chi vuol venire>

<Sisi, stasera lo dico>

<Ragazzi c’è il concerto, andiamo?>

<Ste ti ricordo che ai sui concerti si balla> esordisce la mia amica.

<Lo so, ma noi balleremo con lui>

<Sei sicura?>

<Ancora? Certo che si>

La mia amica piena di perplessità non va avanti. Sa che quando mi metto una cosa in testa niente può farmi desistere. Tantomeno la mia malefica amica.

Parcheggiamo la macchina e ci avviamo. C’è una marea di gente, ci troviamo costretti a parcheggiare molto lontano e dobbiamo camminare un bel po’, prima di arrivare al luogo dell’esibizione.

Arriviamo e sono distrutta. Le gambe non si fanno più comandare. Mi abbandono nella terra.

<Lo sapevo Stè, ho provato a dirtelo.> mi ricorda la mia amica quasi stizzita.

<Io non mi sto lamentando eh, ora mi riposo e vedrai che poi ballerò pure.>

<Tu sei proprio impossibile>

<E menomale, cosa farei altrimenti>

Ad un tratto,

<Ste, ma sei tu?> una voce maschile mi chiama, mi giro e non ci credo, il mio amico Paolo.

<Paoloo, ma ciao, come stai? Cess non ci vediamo da anni, anche tu qui?>

<Si, in realtà sto lavorando, faccio parte dell’organizzazione>

<Ma veramente? che bello>

<E tu? Anche se seduta, sei venuta eh?

<E certo, come potevo perderlo?. Mi son stancata per arrivare ora riposo un pochetto e poi balliamoooo>

<Ste, non esagerare>

<In realtà mi sento così stanca che non credo mi rialzerò da qua>

<Ma come fai? ti schiacceranno>

<Esagerato, stai tranquillo>

<Scusami devo andare>

<Ok, grazie mille Pa, è stato un piacere rivederti, buon lavoro>

I miei amici iniziano a preoccuparsi. Non riesco a sollevarmi.

<Ragazzi tranquilli, male che vada io sto qui e voi vi avvicinate.>

<Assolutamente non ti lasciamo sola, lo guarderemo tutti assieme>

<Grazie ragazzi, ma so che vorreste andare davanti, quindi tranquilli, davvero.>

Ad un tratto Paolo ritorna, accompagnato da un uomo vestito di giallo e una sedia, una sedia a rotelle, di quelle dove si fa fatica a sedersi.

<Ste sali qui, riesci?>

<Ma scherzi? Non ci salirò mai>

<Dai non essere pedante, ti porto in un posto bellissimo>

<Ci vengo sola>

<Ok, allora alzati che andiamo>

Faccio per alzarmi ma zero, non ci riesco proprio. Penso che sto rovinando la serata anche agli altri e mi sta venendo lo sconforto.

<Ma perché mi stai facendo questo?> chiedo a Paolo

<Vorrei solo portarti in un posto meraviglioso> mi risponde

<Dai Ste, ti aiutiamo noi> ribattono gli altri.

<Ovviamente venite anche voi> dice Paolo rivolgendosi a loro.

Così va meglio, son più serena. Mi abbandono alle loro braccia, mi fanno sedere e facendoci spazio fra la folla andiamo.

<Si ok, ma dove stiamo andando?>

<Non sei cambiata eh? Datti tempo, vedrai> mi risponde Paolo sorridendo.

Camminiamo per un po’ e finalmente arriviamo.

<Noooo, ma è uno scherzo>

<No Ste, guarderete da qui il concerto.>

Ci ha portati praticamente sul palco. Sono estasiata e i miei amici non proferiscono parola.

<E le sorprese non son finite eh>

<In che senso Pa?>

<Guarda chi c’è>

<Ciao Stefania> Il cantante mi si materializza davanti.

<Paolo mi ha parlato di te e ho deciso di volervi sul palco, al mio fianco. Di qualsiasi cosa abbiate bisogno chiedete, ci sarà sempre lui vicino a voi. Siete miei ospiti speciali>

Io non riesco a dire nulla, Stefano e i miei amici hanno gli occhi sgranati.

Non ci posso credere. Sto parlando con lui e sono con lui sul palco e mi ha chiamata per nome e starò qui al suo fianco. Ma che altro potrei volere?

Inizia il concerto, i miei amici ballano, si divertono da matti. Io lo vedo da seduta ma a tratti fanno muro, mi prendono in braccio e mi fanno ballare.

Alla fine del concerto, si avvicina, facciamo le foto, ci invitiamo, sembra uno di noi, ridiamo scherziamo e per finire in bellezza, ci accompagnano alla macchina.

Io sono estasiata, i miei amici felicissimi.

Abbiamo passato una serata epocale, non smettono di ringraziarmi, ma io non ho fatto nulla, in realtà è tutto merito di Paolo, un’ anima buona che ho solo avuto l’onore di trovare lungo la mia strada.

Da allora mi chiama sempre quando deve lavorare in qualche concerto, ma vabbè, non è che posso approfittarne e così tolgo quasi sempre qualche scusa.

Ma la verità è che lo adoro e non lo ringrazierò mai abbastanza.

 

Perché non siamo mai soli, anche quando lo sconforto prende il sopravento, anche quando pensiamo di non farcela, ce la facciamo sempre.

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Commenti: 2
  • #1

    Gianfranco (giovedì, 24 giugno 2021 11:26)

    Carissima Stefy la Vita è fata di eventi e di amore e ciò che importa è viverla appieno condividendo con gli altri la sua grande bellezza. La tua sensibilità ne raccoglie e ne distribuisce ogni bene, tramutandolo in Bellezza Serenità e Amore. Questo Carissima nostra Eroina è la tua vera Grandezza L' Amore e la Serenità che si diffondono come il profumo e la bellezza dei Fiori. Grazie per tutto quello che fai, per quello che sei e per essere grata alla Vita e al tuo prossimo. La tua malefica e Vigliacca nemica ne tenga conto. Onore da tutti i tuoi Guerrieri. Un forte abbraccio.!!!

  • #2

    Giannina (lunedì, 28 giugno 2021 21:25)

    Ciao Stefania non finisci mai di stupirmi! La tua forza e la tua ironia sono uno stimolo per tutti noi,continua così cara Stefania ti abbraccio forte!