Il cielo è sempre più blu!

Si lo ammetto, a volte ho sfidato la sorte in maniera indigna. E più mi si diceva che una cosa non potevo farla, più la facevo. Crescendo, sono peggiorata. Ahahhaha

-Ma cosa gli fa?- Faccio tutto ciò che fanno gli altri, certo, qualcosa la riadatto, ma comunque, la faccio.

<Ste, domenica vado a fare parapendio> mi comunica Stefano

<Vengo con te>

<Ma sei sicura? Guarda che magari hai freddo>

<Mi copro>

<Si ma stare tutto il giorno fuori, magari ti stanchi>

<Mi butto nel prato e mi riposo>

<Ho capito, verrai con me> mi risponde disarmato.

E così, arriva la domenica e si parte.

Arriviamo al luogo d’incontro.

Non sto benissimo, parliamo dei primi anni di malattia, quando la mia amica, era felicemente iperattiva e non mi lasciava un attimo di tregua. Ma io, già da allora, ero cocciuta e non potevo farmi rovinare le giornate da lei.

Stefano toglie la vela dal cofano, la prepara, si prepara e nel frattempo io faccio amicizia con gli altri.

E’ pronto, si lancia.

Vederlo planare, mi rilassa e penso -chissà che starà pensando a guardare il mondo da un’ altra angolazione-.

Mi guardo intorno, cerco l’ istruttore in mezzo a tutta la gente. Lo trovo e mi avvicino, sta comunicando coi ragazzi in volo, gli sta dando le dritte. –Che meraviglia- penso

<Scusa, posso disturbarti?>

<Certo>

<Mi porteresti in alto, oltre le montagne, oltre il sole?>

Lui mi guarda stupito.

<Vorresti fare un biposto?>

<Si, con te, se posso?>

<Ma sei sicura, non so se nelle tue condizioni è possibile?>

<In che senso? Pensi sia troppo magra?> rido.

<No, penso che tu starai davanti a me e ho paura per la discesa>

<Ma io non ho paura>

<Si, ma le tue gambe sono..>

<Dici che non reggono?>

E’ in difficoltà

<Sinceramente ho paura>

<Allora facciamo così, comunque vada sarà un successo e non ti denuncerò>

Ridiamo, è molto confuso, non si sente sicuro ma io lo sto disarmando e soprattutto, lo sto assillando. Ha capito che non sarà semplice dirmi di no.

<Ci penso un pochino> mi dice.

<Va bene, sappi comunque che da qui a stasera riuscirò a convincerti>

<Sei dura eh?>

<Abbastanza.>

Insomma, non mi schiodo da lui, faccio domande.

Stefano intanto sta felicemente planando.

Un collega, scende, sbaglia traiettoria e finisce su un albero. Tutti corrono per assicurarsi non sia nulla di grave.

Tornano.

<Hai visto che può succedere?> Mi dice l’istruttore, sicuro che questa cosa mi farà desistere.

<E vabbè può accadere, il vento cambia direzione, hai visto che è successo a una persona che sta bene? Di gambe dico?>

<Tu sei proprio impossibile eh? Sono disarmato> mi dice lui

<Immagino. Comunque se non vuoi…> gli dico, sperando comunque non desista.

La mattinata continua, io sono sdraiata sull’ erba e mi godo lo spettacolo, ma dentro di me, aspetto sempre mi chiami.

Ad un tratto.

<Allora, sei pronta?> mi si avvicina, con fare sicuro.

<Assolutamente sempre!> rispondo incredula, felice, emozionata.

<Vieni con me che ti preparo.>

<Siiiii>

Ero estasiata come una bambina alla vista della cioccolata.

<Andiamo verso Stefano e lo salutiamo?>

<Vediamo se riusciamo>

<Ma tu sei il maestro, non puoi non farcela> rido.

E così, m’imbraga, lui dietro di me, siamo pronti.

<Ora dovrai un po’ correre, ma non ti preoccupare, se non ci riesci, alza le gambe e corro io. Dobbiamo lanciarci.>

<Perfetto>

Non faccio in tempo a fare un passo, che siamo sospesi in aria.

Cioè, stiamo volando!

No vabbè, saliamo sempre più in alto, che meraviglia.

La mia mente vaga nel cielo, oltre le montagne, le nuvole, mi sento libera, una sensazione bellissima.

Planiamo verso Stefano

<Steeee, ciaoooooo> gli urlo.

Si gira

<Steee, ma che ci fai qua? Tu sei pazza>

<Non son riuscito a fermarla, mi ha assillato all’ inverosimile> gli urla l’istruttore.

<Eh immagino, è una tosta lei. Fate scendere prima me che vi aspetto giù> dice preoccupato.

<Ma noi non stiamo scendendo, siamo appena arrivati, devo fare un bel giro per il cielo> rispondo ridendo.

Ridiamo tutti di gusto, facciamo un bel giro, mi perdo nei miei pensieri fra il silenzio del cielo celeste e limpido.

<Ora scendiamo Ste, preparati> mi dice l’istruttore.

<Va bene, cosa devo fare>

<Dovresti lavorare di gambe>

<La cosa mi sembra difficile, fai chiamare un’ambulanza, non si sa mai> rispondo ridendo.

<Tranquilla, ci sono io>

<Certo, tu sei il maestro, non posso farmi male>

Iniziamo a scendere, non so che faccio, comunque, arriviamo  a terra, devo correre, inciampo, lui cade sopra me, la vela sopra noi. Insomma, un disastro. Ridiamo di gusto.

<Ma che hai fatto? Sono avvolta dalla vela. Maestro, ti boccio.>

Lui ride di gusto, mi aiuta a liberarmi.

<Come vanno le gambe?> mi chiede preoccupato.

Guardo le gambe, tremavano all’inverosimile, non stavo in piedi. Ma ero felicissima.

<Benissimo direi, sembrano un martello pneumatico!.>

<Sdraiati un pochino, riposale. Vado a prendere la cassettina del pronto soccorso, ti faccio un massaggio, ti…>

<Respira, tranquillo, non succede nulla, già passa>

<Ma come fai?>

<Guarda che ho appena visto il mondo da un’ altra angolazione, credi mi disturbino le gambe che tremano?>

<Stefania devi essere seria!> mi dice.

<Lo sono, ma non mi spavento, sono entusiasta, riposerò e se vuole passerà. Intanto ho fatto ciò che volevo.>

<Tu sei pazza>

<E menomale!>

Ridiamo di gusto. Nel frattempo è arrivato anche Stefano e così, ritiriamo tutto e possiamo anche rientrare.

Prossimo step, lancio dall’ aereo col paracadute.

 

La vita è bella.

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Commenti: 2
  • #1

    LINA (mercoledì, 13 ottobre 2021 10:52)

    Ste, che bello leggere le tue storie!!!!!!

  • #2

    Gianfranco (lunedì, 18 ottobre 2021 18:39)

    Carissima Stefy sei sempre la mia Eroina, non mi sorprende la ferrea determinazione, la volontà e il coraggio che esprimi. Sono componenti fondamentali del tuo modo di vivere, quelle stesse virtù che con grande Autostima e Orgoglio ti fanno dire costantemente, La Vita e Bella e ' Bella anche quando ti fa soffrire ma ti offre la possibilità e il coraggio di vivere, amare, conoscere e condividere Gioie e Dolori
    ma anche la consapevolezza di chi sei. Sei un grande esempio di amore di vita e di libertà, sei la fucina del riscatto sociale, sei sempre la nostra grande Eroina ti voglio bene e ti abbraccio forte. Viva la Vita.!!!