<No guardi, ha sbagliato persona..>

Il reparto è per me una seconda famiglia. Mi conoscono da talmente tanto tempo, che a volte capita, che prima di me, capiscono le mie necessità.

Un giorno, mentre indisturbata passeggio per la mia città, squilla il telefono.

<Pronto..> rispondo

<Salve, sono Marika, la chiamo per conto della sua neurologa> una voce pacata e gentile mi parla.

<Salve, cioè la mia neurologa ha una segretaria?> e rido

<No, non sono la segretaria>

<Ah mi scusi se mi è venuto da ridere, ma io sono abituata ad un ambiente familiare. Mi chiamano sempre le stesse infermiere o la neurologa personalmente e sentire una nuova voce mi ha fatto sorridere. Comunque, torniamo a noi, mi dica>

<Come le dicevo, sono Marika, sono la psicologa del reparto, sto iniziando e la neurologa mi ha fatto il suo nome.>

Rimango in silenzio, piena di punti interrogativi. Alchè continua.

<Se vuole possiamo vederci e chiacchierare un po’, che dice?>

Mi sento sempre più frastornata. Non ho mai affrontato questo aspetto, quando all’ inizio mi volevano affiancare a questo specialista, mi rifiutai. Ho sempre pensato che sarei stata io a decidere quale fosse il momento. E sinceramente non capivo questa telefonata.

<Una psicologa? No guardi, ma è sicura? Ci dev’ essere un errore>.

<La neurologa mi ha dato un elenco di nominativi e ho iniziato da lei>, dice lei.

< Ah ecco l’errore, l’elenco completo>

<Ma davvero, non le andrebbe di vederci?>

<Ma perché? Nel senso, cosa devo dirle? O è lei che vuole parlare con me>

A questo punto rimane lei in silenzio

<Pronto Marika, c’è ancora?>

<Si, certo che ci sono, no, nel senso, ci vediamo e magari un discorso esce fuori, che ne pensa?> Io sono sempre più stranita

<Scusi Marika, ma lei è di qua?>

<Si, perché?>

<Ah ok, no, pensavo fosse di fuori e volesse conoscere gente nuova>.

A questo punto ride e così la seguo.

<Signora, io sono una psicologa, vorrei solo conoscere i pazienti che transitano in questo reparto.>

<E ha ben pensato di iniziare da me? Guardi, ripeto, io non saprei che dirle>.

<Vedrà che qualcosa la troviamo assieme> insiste.

<Oj mammamia e allora boh, se le fa così piacere, vediamoci.

<Allora acconsente a vederci?>

<E cosa posso fare? E poi son curiosa di scoprire cosa avrà da dirmi> Rido e la contagio.

<Ci sto, però veda se anche lei ha voglia di chiedermi qualcosa o dirmi qualcosa va bene?>

<Oj, ma qualcosa di cosa, dai frughi nella mia cartella clinica, faccia un giro in reparto e così si fai un’ idea. E’ la mia seconda famiglia, troverà un sacco di materiale.>

<No Stefania, non frugo niente, parleremo assieme>

<E va bene allora mi dica quando dobbiamo vederci>

<Sta ridendo?>

<Si, mi fa strano, mi chiama e mi chiede un appuntamento e non so da dove dovrei iniziare.>

<Vedrà che andrà bene> ci salutiamo sorridendo.

Sono alquanto stranita e chiamo il reparto.

<Dottorè ciao, ma cosa mi ha combinato? mi ha chiamata Marika>

<Ciao Stefania,(ride) davvero, ah son contenta>

<Contenta?Oj dottorè ci sarà pure lei con noi?>

<No Ste, non ci farei niente, sarete sole>

<Ahh bella questa, mah, davvero pensa ne abbia bisogno?>

<Tutti ne abbiamo bisogno> mi risponde

<Ci va pure lei, da Marika?>

Ridiamo e ci salutiamo con la promessa di aggiornarci.

 

Al solo pensiero di dover parlare di non so cosa, con una persona che non conoscevo, ridevo da sola in attesa del fatidico giorno.

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Commenti: 5
  • #1

    Loredana (sabato, 04 dicembre 2021 21:31)

    Fortunata Marika, chissà cosa avrei dato per esserci anche io... ❤️

  • #2

    Gianfranco (giovedì, 09 dicembre 2021 18:39)

    Non ci si deve mai preoccupare quando si cerca la verità, ma interrogare la propria coscienza, e Tu su questo sei maestra la vita ti ha forgiato. Il caso ha pensato di farti incontrare Marica e tu hai reagito considerandola un'intrusa hai fatto bene. Questo serve, a te per capire con chi hai a che fare, a Marika, nella sua professione capire chi sei, al reparto per meglio comprendere il rapporto medico/paziente. Tu lo hai già capito e questo è il vero senso di quanto avvenuto. Emerge che alla tua Lente nulla sfugge. Brava Stefy anche questo è una prova di vita. La Vita è Bella!!! Un forte abbraccio.

  • #3

    Mattia (domenica, 12 dicembre 2021 09:44)

    Ciao a tutti, io sono un po’ titubante per le cose nuove Ste , e quando mi hanno detto che dovevo andare a chiacchierare con la Psicologa, dentro di me era molto di più No che Si , invece appena ci ho parlato ( non faccio Nomi per correttezza, ma la conosci) è stato un Vero Piacere, la reputo una Persona molto Intelligente e ogni volta non vedo l’ora di riavere il colloquio con lei, insomma, a mio parere ci vuole una “giusta” Psiche ed è una cosa veramente Importante

  • #4

    ** (domenica, 12 dicembre 2021 16:28)

    ##

  • #5

    Mattia (domenica, 12 dicembre 2021 16:32)

    Ciao a tutti, io sono un po' titubante per le
    cose nuove Ste, e quando mi hanno detto
    che dovevo andare a chiacchierare con la
    Psicologa, dentro di me era molto di più No
    che Si, invece appena ci
    ho parlato ( non faccio Nomi per correttezza,
    ma la conosci) è stato un Vero Piacere, la
    reputo una Persona molto Intelligente e ogni
    volta non vedo l'ora di riavere il colloquio con
    lei, insomma, a
    mio parere ci vuole una "giusta" Psiche ed è
    una cosa veramente Importante